Sineterra ha deciso di sostenere i ragazzi di LeoRobot, squadra iscritta alla FIRST LEGO league, un campionato a squadre tra ragazzi dai nove ai sedici anni, che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, per cercare di risolvere problemi che affliggono il genere umano.
FIRST® LEGO® League
Un campionato a squadre tra ragazzi dai nove ai sedici anni, che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi
FIRST® LEGO® League (FLL) nasce dalla collaborazione tra FIRST (acronimo di For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero 'Per l'ispirazione e il riconoscimento di Scienza e Tecnologia') e il gruppo LEGO.
E' un vero e proprio campionato a squadre, tra giovani ragazzi che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi.
Ogni team è composto da non più di dieci ragazzi, di età compresa tra i nove e i sedici anni e almeno un tutor adulto.
FLL è un progetto di ampie dimensioni, che aiuta i giovani a scoprire il divertimento nella scienza e nella tecnologia costruendo nel contempo autostima, conoscenza, competenze. E i giovani che partecipano alla FLL non apprendono solo nozioni di scienza e tecnologia, ma imparano anche a essere buoni cittadini.
La FLL si gioca in tutto il mondo.
E' un vero e proprio campionato a squadre, tra giovani ragazzi che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi.
Ogni team è composto da non più di dieci ragazzi, di età compresa tra i nove e i sedici anni e almeno un tutor adulto.
FLL è un progetto di ampie dimensioni, che aiuta i giovani a scoprire il divertimento nella scienza e nella tecnologia costruendo nel contempo autostima, conoscenza, competenze. E i giovani che partecipano alla FLL non apprendono solo nozioni di scienza e tecnologia, ma imparano anche a essere buoni cittadini.
La FLL si gioca in tutto il mondo.
FIRST® LEGO® League (FLL) è un campionato mondiale di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni (dalla quarta elementare alla seconda superiore, non necessariamente della stessa classe o istituto) che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative. I partecipanti dovranno inoltre effettuare una ricerca, con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico, su una problematica attuale:
Nel campionato 2013-2014 ci si occuperà di catastrofi naturali ed eventi estremi, proponendo metodi da adottare contro la Furia della Natura
Nel campionato 2013-2014 ci si occuperà di catastrofi naturali ed eventi estremi, proponendo metodi da adottare contro la Furia della Natura
NATURE'S FURY
Tempeste e tornadi, terremoti e maremoti... le squadre che quest'anno prenderanno parte alla FIRST® LEGO® League (FLL) sapranno aiutarci ad affrontare le peggiori calamità naturali? Questa la sfida per il 2013: oltre 200.000 ragazzi dai 9 ai 16 anni provenienti da più di 70 nazioni analizzeranno cause e conseguenze di temibili disastri naturali, escogitando metodi innovativi per difendersi quando la natura si abbatte contro i territori popolati dall'uomo. Prepariamoci dunque alla FURIA DELLA NATURA!
Le sfide proposte dal torneo FLL obbligano i ragazzi a ragionare come veri e propri scienziati. I piccoli ingegneri costruiranno, testeranno e programmeranno un robot autonomo usando la tecnologia LEGO MINDSTORMS® per risolvere una serie di 'missioni' nel Robot Game. Sceglieranno inoltre un problema che realmente affligge il Pianeta e ne spiegheranno la possibile soluzione con un Progetto ideato da loro stessi. E affronteranno tutte le prove accettando di seguire i valori fondamentali della FLL.
La sfida è uguale in tutto il mondo.
Le sfide proposte dal torneo FLL obbligano i ragazzi a ragionare come veri e propri scienziati. I piccoli ingegneri costruiranno, testeranno e programmeranno un robot autonomo usando la tecnologia LEGO MINDSTORMS® per risolvere una serie di 'missioni' nel Robot Game. Sceglieranno inoltre un problema che realmente affligge il Pianeta e ne spiegheranno la possibile soluzione con un Progetto ideato da loro stessi. E affronteranno tutte le prove accettando di seguire i valori fondamentali della FLL.
La sfida è uguale in tutto il mondo.
Oltre ad appassionarsi alla scienza divertendosi, i ragazzi acquisiscono conoscenze e competenze utili al loro futuro lavorativo e si avvicinano in modo concreto a potenziali carriere in ambito scientifico e ingegneristico, inoltre raggiungeranno una consapevolezza dei problemi che l'umanità dovrà affrontare negli anni futuri.
Sineterra non poteva non cogliere l'occasione di collaborare e aiutare questi ragazzi nel percorso di crescita e di sensibilizzazione.
Per ulteriori informazioni: FIRST® LEGO® League Italia
CHI SONO I RAGAZZI DI LeoRobot?
Partecipare alla FLL 2014 è una sfida contro il tempo e contro le difficoltà della gara.
La squadra si è formata a partire da un gruppo di ragazzi SENIOR di Robotica dell' Istituto comprensivo statale Leonardo da Vinci di Saronno, cioè che hanno già effettuato almeno una gara e frequentato un corso di robotica l’anno precedente. Sono alunni di seconda e terza media di classi diverse che hanno aderito alla proposta con entusiasmo!
Si aggiungono alcuni altri alunni appassionati che hanno preso sul serio il progetto scientifico e si vogliono cimentare in una prova impegnativa.
Creatività, disponibilità ad accettare gli errori, tenacia e capacità di collaborare sono ingredienti della squadra,indipendentemente dai risultati che otterranno.
La squadra è “allenata” dalla professoressa Emanuela Scaioli che propone da 8 anni questi percorsi di robotica educativa nella scuola.
Il nome vuole sottolineare il ruolo geniale di Leonardo da Vinci,a cui la scuola è dedicata anche in questo campo di progettazione di automi.
La squadra si è formata a partire da un gruppo di ragazzi SENIOR di Robotica dell' Istituto comprensivo statale Leonardo da Vinci di Saronno, cioè che hanno già effettuato almeno una gara e frequentato un corso di robotica l’anno precedente. Sono alunni di seconda e terza media di classi diverse che hanno aderito alla proposta con entusiasmo!
Si aggiungono alcuni altri alunni appassionati che hanno preso sul serio il progetto scientifico e si vogliono cimentare in una prova impegnativa.
Creatività, disponibilità ad accettare gli errori, tenacia e capacità di collaborare sono ingredienti della squadra,indipendentemente dai risultati che otterranno.
La squadra è “allenata” dalla professoressa Emanuela Scaioli che propone da 8 anni questi percorsi di robotica educativa nella scuola.
Il nome vuole sottolineare il ruolo geniale di Leonardo da Vinci,a cui la scuola è dedicata anche in questo campo di progettazione di automi.
Il PROGETTO: Nuove tecnologie e nuove pedagogie
...Sembra esistere un preciso rapporto tra nuove tecnologie e nuove pedagogie. Anche se si tratta di un rapporto complesso, e non solo strumentale, la prospettiva più semplice, adottabile in prima istanza, è quella di vedere le nuove tecnologie come strumenti per dare concretezza alle nuove pedagogie.
In particolare vogliamo concentrare la nostra attenzione sulle possibili relazioni tra robotica e costruttivismo.
Secondo il modello papertiano dei micromondi (ambienti significativi di apprendimento e di esperienza) esiste uno stretto rapporto, anche se dialettico e circolare, tra costruzione mentale della conoscenza e manipolazione concreta degli oggetti della conoscenza stessa.
Detto con parole semplici, e tutt’altro che nuove, il bambino impara facendo. Questa prospettiva pedagogica trova oggi una nuova frontiera con la commercializzazione del mattoncino programmabile (Lego Mindstorms Robotic Invention System), un kit di costruzione della Lego, che contiene, insieme ad altri e più tradizionali elementi, un vero e proprio computer programmabile travestito da mattoncino” componibile con gli altri pezzi della scatola di montaggio. Il sistema Lego Mindstorms permette di progettare e costruire veri robot il funzionamento dei quali può essere determinato e controllato attraverso un programma per computer.
Se nell’epoca della robotica industriale era ragionevole considerare determinate conoscenze come specialistiche e riservarle ad indirizzi e percorsi di formazione particolari, nell’era della robotica domestica è necessario che almeno una parte di queste conoscenze entrino a far parte di quel sapere di base che cerca di dare a tutti gli strumenti per comprendere e orientarsi nella vita quotidiana.
A questa prima motivata ragione per introdurre la robotica a scuola, più legata alla selezione del sapere, se ne aggiunge una seconda, più di ordine metodologico, che può essere rappresentata dalla contrapposizione tra didattica d’aula e didattica di laboratorio.
A favore del primo termine c’è soprattutto l’esigenza di garantire che una quantità predefinita di conoscenze venga assimilata dagli studenti entro vincoli temporali dati (la programmazione per obiettivi, ad esempio, è una tipica risposta a questa esigenza).
Questa finalità, che appare ragionevole e condivisibile, a sua volta però deve fare i conti con risultati spesso deludenti: la sequenza lezione-esercitazione tende a produrre una conoscenza superficiale. Sequenze di informazioni che calano dall’alto non hanno tempo di sedimentarsi, di interagire con le conoscenze del soggetto che apprende, di essere oggetto di dialogo e confronto tra punti di vista diversi, di concretizzarsi in esperienze significative e inevitabilmente "scivolano come l’acqua sulla pietra".
Al contrario la modalità laboratorio cerca di promuovere una partecipazione motivata del soggetto al proprio processo di apprendimento, di creare un rapporto attivo con la realtà e collaborativo con i compagni, per promuovere una comprensione profonda.
Questa seconda motivata ragione per occuparsi di robotica si concretizza nella possibilità di creare le condizioni di un apprendimento che sia attivo e costruttivo, contestuale e problematico, conversazionale e collaborativo, intenzionale e riflessivo, tratti e caratteri tipici, al di la delle differenze tra scuole di pensiero, del paradigma costruttivista, che é emerso con forza negli ultimi anni...
In particolare vogliamo concentrare la nostra attenzione sulle possibili relazioni tra robotica e costruttivismo.
Secondo il modello papertiano dei micromondi (ambienti significativi di apprendimento e di esperienza) esiste uno stretto rapporto, anche se dialettico e circolare, tra costruzione mentale della conoscenza e manipolazione concreta degli oggetti della conoscenza stessa.
Detto con parole semplici, e tutt’altro che nuove, il bambino impara facendo. Questa prospettiva pedagogica trova oggi una nuova frontiera con la commercializzazione del mattoncino programmabile (Lego Mindstorms Robotic Invention System), un kit di costruzione della Lego, che contiene, insieme ad altri e più tradizionali elementi, un vero e proprio computer programmabile travestito da mattoncino” componibile con gli altri pezzi della scatola di montaggio. Il sistema Lego Mindstorms permette di progettare e costruire veri robot il funzionamento dei quali può essere determinato e controllato attraverso un programma per computer.
Se nell’epoca della robotica industriale era ragionevole considerare determinate conoscenze come specialistiche e riservarle ad indirizzi e percorsi di formazione particolari, nell’era della robotica domestica è necessario che almeno una parte di queste conoscenze entrino a far parte di quel sapere di base che cerca di dare a tutti gli strumenti per comprendere e orientarsi nella vita quotidiana.
A questa prima motivata ragione per introdurre la robotica a scuola, più legata alla selezione del sapere, se ne aggiunge una seconda, più di ordine metodologico, che può essere rappresentata dalla contrapposizione tra didattica d’aula e didattica di laboratorio.
A favore del primo termine c’è soprattutto l’esigenza di garantire che una quantità predefinita di conoscenze venga assimilata dagli studenti entro vincoli temporali dati (la programmazione per obiettivi, ad esempio, è una tipica risposta a questa esigenza).
Questa finalità, che appare ragionevole e condivisibile, a sua volta però deve fare i conti con risultati spesso deludenti: la sequenza lezione-esercitazione tende a produrre una conoscenza superficiale. Sequenze di informazioni che calano dall’alto non hanno tempo di sedimentarsi, di interagire con le conoscenze del soggetto che apprende, di essere oggetto di dialogo e confronto tra punti di vista diversi, di concretizzarsi in esperienze significative e inevitabilmente "scivolano come l’acqua sulla pietra".
Al contrario la modalità laboratorio cerca di promuovere una partecipazione motivata del soggetto al proprio processo di apprendimento, di creare un rapporto attivo con la realtà e collaborativo con i compagni, per promuovere una comprensione profonda.
Questa seconda motivata ragione per occuparsi di robotica si concretizza nella possibilità di creare le condizioni di un apprendimento che sia attivo e costruttivo, contestuale e problematico, conversazionale e collaborativo, intenzionale e riflessivo, tratti e caratteri tipici, al di la delle differenze tra scuole di pensiero, del paradigma costruttivista, che é emerso con forza negli ultimi anni...
a cura di Roberto Didoni
Il PROGETTO DI ROBOTICA EDUCATIVA
Istituto comprensivo statale Leonardo da Vinci di Saronno
Il progetto IO UOMO-TU ROBOT: le frontiere della scienza, fortemente voluto dalla prof.sa Emanuela Scaioli, porta avanti ormai da anni un laboratorio dove i ragazzi della scuola primaria e secondaria di I grado, si mettono alla prova con la robotica e con le scienze.
FINALITA’
Si propone l’attività laboratoriale complementare alla didattica delle scienze, unita alla scoperta delle potenzialità di una macchina, il robot Lego NXT, costruita e programmata direttamente dai ragazzi.
Si propone l’attività laboratoriale complementare alla didattica delle scienze, unita alla scoperta delle potenzialità di una macchina, il robot Lego NXT, costruita e programmata direttamente dai ragazzi.
OBIETTIVI:
Favorire l’acquisizione di un sapere scientifico e tecnologico
Proporre un linguaggio di programmazione automatica
Abituare ad applicare il metodo sperimentale
Stimolare il lavoro di gruppo, suddividendo gli incarichi
Avviare alla conoscenza hardware e software per la programmazione di un automa ( metodo costruttivista).
Favorire l’acquisizione di un sapere scientifico e tecnologico
Proporre un linguaggio di programmazione automatica
Abituare ad applicare il metodo sperimentale
Stimolare il lavoro di gruppo, suddividendo gli incarichi
Avviare alla conoscenza hardware e software per la programmazione di un automa ( metodo costruttivista).
CONTENUTI:
Rapporto uomo-macchina
Costruzione di circuiti logici
Progettazione e costruzione di macchine (robot NXT Lego Mindstorm)
Studio dei sensori
Attività programmazione con softwtare Lego NXT-G
Sviluppo e simulazione di percorsi e gare
Documentazione continua dello stato di avanzamento del progetto per prove ed errori.
Comunicazione scientifica e supporto come tutor alle v primarie ( lab Continuità )
Partecipazione alla Gara di Robotica della rete AMICOROBOT
Collegamenti con le scuole superiori (Laboratorio di Sistemi e automazione ITIS Riva )
Rapporto uomo-macchina
Costruzione di circuiti logici
Progettazione e costruzione di macchine (robot NXT Lego Mindstorm)
Studio dei sensori
Attività programmazione con softwtare Lego NXT-G
Sviluppo e simulazione di percorsi e gare
Documentazione continua dello stato di avanzamento del progetto per prove ed errori.
Comunicazione scientifica e supporto come tutor alle v primarie ( lab Continuità )
Partecipazione alla Gara di Robotica della rete AMICOROBOT
Collegamenti con le scuole superiori (Laboratorio di Sistemi e automazione ITIS Riva )
METODO:
Si lavora in gruppo, a coppie, in piccoli gruppi collaborativi ( metodo costruttivista e cooperative learning)
Il gruppo è formato da alunni provenienti da classi diverse e di diversa età, in uno spirito di interscambio continuo di competenze diverse.
Si lavora in gruppo, a coppie, in piccoli gruppi collaborativi ( metodo costruttivista e cooperative learning)
Il gruppo è formato da alunni provenienti da classi diverse e di diversa età, in uno spirito di interscambio continuo di competenze diverse.
EMERGENZA SARDEGNA:
Sineterra contribuirà non solo sostenendo i ragazzi durante la gara, ma realizzerà qualcosa di concreto!
In accordo con i ragazzi di LeoRobot e con il Circolo Sarco G.Deledda di Saronno, abbiamo deciso di impegnarci nel creare le t-shirt ufficiali dell'evento, che serviranno appunto come simbolo dell'adesione del donatore al progetto LeoRobot ed Emergenza Sardegna 2013.
Ecco le magliette che abbiamo appositamente creato per sostenere l'emergenza Sardegna, e che saranno la divisa ufficiale dei ragazzi di LeoRobot durante la gara internazionale First Lego League che si svolgerà il 26 Gennaio a Cuneo!
In accordo con i ragazzi di LeoRobot e con il Circolo Sarco G.Deledda di Saronno, abbiamo deciso di impegnarci nel creare le t-shirt ufficiali dell'evento, che serviranno appunto come simbolo dell'adesione del donatore al progetto LeoRobot ed Emergenza Sardegna 2013.
Ecco le magliette che abbiamo appositamente creato per sostenere l'emergenza Sardegna, e che saranno la divisa ufficiale dei ragazzi di LeoRobot durante la gara internazionale First Lego League che si svolgerà il 26 Gennaio a Cuneo!